L’ingegnere pietroburghese Pëtr Garin, inventore dell’iperboloide, una macchina che genera un raggio di calore di enorme potenza, vuole impadronirsi del mondo, con la complicità di Zoja, un’avventuriera russa, e con i soldi del miliardario americano Rolling. A impedirglielo ci penserà Vasilij Šel’ga, poliziotto bolscevico. Tra ironia, critica sociale e politica, condanna della guerra (il romanzo evoca continuamente la tragedia della Prima Guerra Mondiale), e fughe nel fantastico, L’iperboloide dell’ingegner Garin è un piccolo gioiello della letteratura mondiale tra le due guerre. Nel 1965 il regista Aleksandr Ginzburg ne trasse un film omonimo.
Aleksej Tolstoj (1883-1945), è uno dei maggiori narratori russi della prima metà del Novecento. Autore dallo stile raffinato e potente, è noto soprattutto per il romanzo autobiografico Detstvo Nikity (L’infanzia di Nikita), la trilogia Choždenie po mukam (La via dei tormenti) dedicata alla fine della Russia pre-rivoluzionaria, i romanzi di fantascienza Aelita e Giperboloid inženiera Garina (L’iperboloide dell’ingegner Garin), e Zolotoj ključik, ili Priključenija Buratino (La piccola chiave d’oro, o Le avventure di Burattino), rielaborazione del Pinocchio di Collodi.
Titolo: L'iperboloide dell'ingegner Garin / Titolo originale: Гиперболоид инженера Гарина (1926-27) / Autore: Aleksej Tolstoj / Editore: Morlacchi Editore / Collana: Province parlanti / Traduzione: Francesca Tuscano / Pagine: 520 / Prezzo: € 18,00 (libro)
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