James Leroy Vernon, quarantatreesimo Presidente degli Stati Uniti d'America, tenne il suo discorso inaugurale. Era stato eletto con una maggioranza schiacciante. Dopo più di trent'anni di tempi duri e di frustrazioni, una fiducia nuova pervadeva la nazione. Duecentosessanta milioni di americani ascoltavano la voce dell'uomo che avevano portato al potere. Quell'uomo aveva parlato agli elettori di rinnovamento - e aveva una storia impressionate di successi nella finanza e nell'amministrazione pubblica, nel migliorare il rendimento della macchina governativa, nel concepire soluzioni audaci e immaginose alle crisi interne e a quelle internazionali, nell'assicurare che la giustizia fosse usata per frenare i potenti e per aiutare i deboli. La voce del Presidente giungeva ovunque: nelle case, nelle officine, nei treni, negli aeroplani. Negli edifici pubblici. Nelle chiese. Negli ospedali. Nei bar. Postfazione di Silvia Lumaca.
Roberto Vacca (Roma, 1927) è un ingegnere, scrittore, divulgatore scientifico, saggista e matematico. È inoltre docente alla facoltà di Ingegneria di Roma e dirigente industriale, consulente nel campo dell'ingegneria dei sistemi (trasporti, energia, comunicazioni) e ha realizzato programmi tv di divulgazione scientifica e tecnologica. Autore di numerosi saggi, con Garzanti ha pubblicato Anche tu matematico (1989), Patatrac! (2009), Salvare il prossimo decennio (2010) e con Mondadori Il Medioevo prossimo venturo (1971) e Come imparare più cose e vivere meglio (1981).
Titolo: La morte di Megalopoli / Autore: Roberto Vacca / Editore: Nuova Editrice Berti / Pagine: 160 / Prezzo: € 18,00 (libro)
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